IMU. In consiglio una lotta contro i mulini a vento.

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Quella di ieri è stata una vera e propria battaglia.

O forse no. Perché il consiglio comunale che si è tenuto ieri sull’IMU è una di quelle tante occasioni in cui ti rendi conto che puoi impegnarti anche al massimo per portare a casa qualche buon risultato per la città, ma il tuo sforzo è vano di fronte al muro di gomma (di arroganza, di indifferenza, di superficialità) che davanti a te viene posto da chi è stato chiamato a governare Partinico e dai loro fedelissimi consiglieri di maggioranza (anche chi, fino a qualche mese fa, era il più strenuo tra gli oppositori).

Ci scusiamo con chi sta leggendo questo report, ma per una volta vogliamo essere un po’ più tecnici del solito, per dimostrare che dallo studio che abbiamo effettuato (e dai numeri, che difficilmente possono essere smentiti, anche se qualcuno prova a farlo potendo contare su qualche microfono favorevole) ieri c’erano abbondantemente i margini di manovra per ABBASSARE realmente l’IMU a gran parte della città, soprattutto al mondo produttivo che vive uno stato di profonda crisi e che sta conseguentemente rendendo immobile un paese intero.

I nostri 13 emendamenti potevano essere votati tutti e ciò avrebbe comportato essenzialmente:

  1. un’aliquota agevolata dell’8,6 per mille (rispetto a quella ordinaria del 10,6) per negozi, laboratori artigianali, opifici, industrie salubri, terreni agricoli, studi professionali e uffici privati;

  2. una riduzione del 20% della tassa ai nuclei familiari con almeno un portatore di handicap al 100% e per chi risiede all’estero e non utilizza la propria abitazione.

Per eliminare qualsiasi accusa di “populismo” (fare i conti e, quindi delle proposte significa per alcuni essere populisti), partiamo da un dato: lo scorso anno, in virtù di una disposizione di legge nazionale, tutti i proprietari di terreni agricoli beneficiarono dell’esenzione del pagamento della seconda rata del pagamento IMU.

Questa agevolazione, nel 2014, non è più prevista. Ne consegue – se la logica non è un’opinione – che rispetto allo scorso anno il Comune di Partinico incasserà più denaro di quanto ne ha incassato nel 2013. Quanto?

Per capirlo, possiamo:

  1. prendere il dato dell’anno scorso e moltiplicarlo per due;

  2. prendere il dato del 2012 (l’aliquota imposta era la stessa di oggi) e utilizzarlo come dato di riferimento.

Questa è la cifra che ci hanno fornito gli uffici.

imu terreni 2012

In linea di massima, dunque, dovremmo (è ovviamente una previsione, così come il bilancio che si dovrebbe votare ad inizio anno è detto appunto “previsionale”) incamerare circa 650.000 euro in più rispetto al 2013.

Aggiungiamo qualche altro dato.

  1. Lo scorso anno, una somma pari a 500.000€ fu prelevata dalla fiscalità generale del Comune e utilizzata per coprire il 9% del costo del servizio di raccolta rifiuti. Con il passaggio al regime TARI (che andrà a sostituire la TARSU) questa operazione non sarà più possibile perché il costo dovrà essere pagato interamente dai cittadini;

  2. Nel 2011 il Comune sforò il cosiddetto Patto di Stabilità. Qualche mese fa al nostro Comune è stato comunicato che la sanzione impartitaci di 598.000€ sarà restituita ed, infatti, il Ragioniere Generale del Comune ci ha comunicato che egli la sta prevedendo in entrata nel redigendo bilancio 2014.

Che fine faranno queste somme? Per cosa saranno utilizzate?

Quello che sappiamo è che in Consiglio saranno portati debiti fuori bilancio (che per due anni Lo Biundo non ha fatto riconoscere risparmiando denaro da investire in città nei mesi precedenti alla campagna elettorale) per circa 750.000€ (e altri ancora ce ne sono).

E poi?

Non fatevi ingannare dalla scusa delle diminuzioni degli introiti statali, perché, come ben sapete, da quest’anno la legge prevede l’istituzione della TASI (la chiamano tassa dei servizi, ma altro non è se non la vecchia IMU sulla prima casa) che serve appunto a coprire quelle somme.

Quindi? Voi, Sindaco, assessori e fedeli consiglieri, che avete reso Partinico la città delle tasse al massimo non vi sentite in dovere di spiegare alla città come utilizzate i nostri soldi? Perché non fate un quadro chiaro e veritiero della situazione?

Ieri abbiamo dunque battagliato. Abbiamo portato delle proposte che pesavano circa 650.000 euro e lasciando dunque le altre somme a disposizione di un’amministrazione che dice sempre di avere difficoltà a chiudere i bilanci.

Neppure questo è servito. Con la beffa che, dopo 2 ore di seduta utilizzate per bocciare i nostri emendamenti (neppure li hanno letti…prova ne è il fatto che hanno bocciato anche proposte di modifica del regolamento che servivano soltanto a rendere più chiaro il linguaggio burocratico e “politichese” usato…tranne in due casi per i quali, provocatoriamente, siamo intervenuti per spiegarglielo), è arrivata la tanto attesa e nascosta proposta dell’Amministrazione:

ELIMINARE L’UNICA AGEVOLAZIONE CHE FINORA ESISTEVA (un’aliquota ridotta al 7,6 per mille per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai figli) PER ABBASSARE DELLO 0,6 PER MILLE L’ALIQUOTA SUGLI IMMOBILI DI CATEGORIA A (una “riduzione” simbolica, fatta ad hoc soltanto per poter dire di aver provato a far qualcosa, di cui – ve lo assicuriamo – gli F24 che andrete a pagare in banca non risentiranno per nulla).

Eppure, nonostante l’amarezza, la delusione, le ore di tempo andate sprecate di fronte a delle mani che si alzano e si abbassano in pochi secondi, io oggi mi sento con la coscienza a posto.

Cari colleghi della maggioranza…voi potete dire la stessa cosa?

Gianluca Ricupati

Post scriptum: vi lascio con questa immagine per darvi una piccola anticipazione della prossima stangata.

COSTO ATO 2014

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