Partinico 06 aprile 2020 – Che la situazione a Partinico fosse estremamente critica, da anni, sul piano politico era già chiaro a tutti, ma adesso più che mai, con grande tristezza, prendiamo consapevolezza di aver toccato il fondo, con uno scenario che oscilla tra il surreale e il grottesco.
Colui il quale rappresenta la massima autorità sanitaria del nostro paese e, dunque, il responsabile politico della salute pubblica dei cittadini, non solo abbandona il paese nel pieno di un’emergenza sanitaria mondiale come un fuggitivo, mostrando tutta la sua totale inadeguatezza, e sottraendosi, di fatto, alla sua missione politica ed etica, ma, senza alcun senso del pudore,
ci comunica, attraverso uno stato Facebook, senza il supporto di alcuna documentazione ufficiale e con dati non completi e confusivi, che a Partinico sono 57 le persone sottoposte a quarantena e 37 sono i tamponi effettuati ma di cui non si conoscono i risultati.
Dobbiamo riconoscergli, tuttavia, gli ufficiali auguri di una serena domenica delle palme.
Noi crediamo che un tale atteggiamento sia inaccettabile e provocatorio, in quanto, oltre a sollecitare un vissuto di infinita tristezza, sia una profonda offesa nei confronti dell’intera cittadinanza.
Considerato tale deprimente e inaccettabile scenario, il consigliere comunale Emiliano Puleo, in data odierna, ha presentato un’interrogazione comunale sulla situazione locale in merito all’emergenza coronavirus, al fine di sapere:
– quanti partinicesi, con precisione, dall’inizio dell’emergenza sono rientrati da altre regioni, quanti di loro hanno terminato l’isolamento obbligatorio e sono stati già testati;
– quanti tamponi sono stati richiesti dai medici e quanti, in generale, sono stati effettuati;
– di quanti si hanno i risultati e se vi sono stati dei positivi già guariti;
– quanti sono in isolamento fiduciario e quanti in isolamento obbligatorio;
– quanti pazienti fanno terapia immunosoppressiva e se per tali soggetti è stato prevista l’esecuzione del tampone;
– quanti operatori sanitari operanti nel territorio sono stati testati;
– se, in considerazione della chiusura del Pronto Soccorso e dell’insufficienza del potenziamento del servizio di guardia medica, il Commissario Straordinario abbia richiesto alla Regione o all’ASP l’attivazione della “precettazione” della Casa di cura Igea (ex clinica Patti) o di altre strutture sanitarie private nel territorio al fine di ubicarvi un temporaneo pronto soccorso.
Speriamo vivamente che il commissario Arena decida, finalmente, di onorare il suo ruolo, per il quale, tra l’altro, è profumatamente stipendiato, fornendo ai cittadini risposte chiare e immediate.
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